No! Non si tratta del famoso film western del 1960 diretto da John Sturges e interpretato magistralmente da Yul Brynner. Stiamo parlando di uno sciame di asteroidi; ben sette asteroidi ripresi dal Telescopio Spaziale Hubble, che con il suo telescopio di bordo, da oltre 25 anni di attività, ci regala spettacolari immagini del nostro universo. Infatti mentre l’Hubble Space Telescope era intento a riprendere l’ammasso di galassie Abell 370, si sono presentati sette asteroidi davanti al suo obbiettivo, mentre vagavano nel nostro sistema solare ad una distanza di circa 250 milioni di Km. Immediatamente ripresi dalla camera di bordo del Telescopio Spaziale, unitamente alle loro strane orbite, ci si è subito reso conto che avevano “rovinato” le immagini dell’ammasso galattico Abel 370. Nelle immagini infatti, sono evidenti archi e strutture luminose a forma di “esse” dovuti al moto dei “magnifici sette” venuti a trovarsi nel campo di vista del telescopio. Una scoperta non prevista che rende l’incursione asteroidale meno amara; in quanto tali immagini sono evidenziate dalla sovrapposizione di più riprese dell’H.S.T. sullo stesso campo di vista e nel quale gli asteroidi hanno lasciato il segno del loro spostamento. Va aggiunto che la curvatura delle tracce lasciate dagli asteroidi è dovuta alla Parallasse (La parallasse è il fenomeno per cui un oggetto sembra spostarsi rispetto allo sfondo se si cambia il punto di osservazione. Infatti quando osservate qualcosa che sta davanti a voi e poi vi muovete prima verso destra e poi verso sinistra noterete che la posizione dell’oggetto sembra cambiare. Questo fenomeno è chiamato Parallasse. Da un punto di vista quantitativo, con il termine parallasse si indica il valore dell’angolo di spostamento, utile a misurare la distanza degli oggetti celesti dalla Terra). Ovviamente anche se l’immagine sembra rovinata, invece ha una sua importanza scientifica; in quanto le tracce identificabili nell’immagine, centrata in quell’istante sull’ammasso di galassie Abell 370, mettono ben in evidenza i sette asteroidi. Comunque dei sette, solo due erano già stati identificati in passato; mentre gli altri cinque sono stati scoperti per la prima volta ed in maniera del tutto casuale dal Telescopio Spaziale, grazie a questa involontaria ripresa fotografica. Ed ecco che, rilevata la loro presenza e conosciuta la loro orbita, siamo certi che “I Magnifici Sette” non vengono per nuocere.
Dott. Giovanni Lorusso (IK0ELN)
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